Slezská univerzita v Opavě

Dettato

Santa Lucia

Ai bimbi la leggenda popolare ha colorito di poesia la notte di S. Lucia: la Santa scende con un asinello a distribuire i doni ai bimbi buoni.

Bisogna far trovare sotto la cappa del camino, da cui discende, della paglia per nutrire l'asinello, e poi chiudere presto gli occhi curiosi al sonno, perché la Santa non vuol farsi scorgere.

Alcuni dicono che ai bimbi disubbidienti, ancora svegli per cercare di vederla, S. Lucia getta cenere negli occhi e passa oltre senza lasciare doni.

La notte del 12 dicembre vi è ancora l'usanza di appendere da parte dei bambini alle finestre dei mazzetti di carote per ingolosire l'asinello di S. Lucia, ed invogliarla a lasciare più doni ai bambini.

Altro uso antico era mettere fuori dalla finestra uno zoccolo di legno chiuso davanti con dentro un po' di crusca per l'asinello ed un bicchiere di legno pieno d'acqua per dissetare Santa Lucia. Accanto a tutto ciò veniva posto un lumino acceso per illuminare la finestra per indicare la presenza di bambini. La mattina, si apriva la finestra e si trovava ben poco: pastefrolle, caldarroste, carrube, castagne bollite, noci, nocciole, arachidi, cachi, mandarini, fichi secchi e croccanti fatti in casa con nocciole, acqua e zucchero, sandaletti, scarpe, oppure maglioni e calze pesanti di lana necessarie per l'inverno.

I regali per le bambine erano di solito bambole in legno o in pezza fatte dalla nonna; i bambini trovavano giocattoli di legno (cavallini, carriole, trenini, fucili), biglie e fionde.

Adattamento da: Piattica, Paolo (2003). Le tradizioni in Italia: Bergamo. Internet (11.12.2007).
http://www.carasantalucia.it/tradizioni/Italia/Bergamo/Bergamo.htm

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